Se sei arrivato fin qui, probabilmente stai valutando come migliorare la tua MTB, e il manubrio è uno di quei dettagli che può davvero fare la differenza nella tua esperienza in sella. Che tu abbia una e-bike o una MTB da cross country, è molto probabile che il manubrio stock montato sulla tua bici sia un compromesso standard, progettato per adattarsi genericamente a diversi ciclisti, ma non perfettamente a te.

Scegliere il manubrio giusto significa considerare molti aspetti: alluminio o carbonio, flat o rise, larghezza e geometria. Tutti questi dettagli influenzano il controllo della bici, il comfort e la performance. È proprio di questi aspetti che parleremo in questo articolo, guidandoti passo dopo passo verso la scelta del manubrio ideale per le tue esigenze e il tuo stile di guida.

Che tu stia cercando maggiore agilità, più stabilità o una postura più comoda, qui troverai tutto ciò che devi sapere per trasformare la tua esperienza in sella e ottenere il massimo dalla tua MTB.

Quando si tratta di personalizzare la tua mountain bike, il manubrio è uno degli elementi più importanti. Non è solo una questione di estetica, ma di comfort, performance e controllo. Vediamo insieme quali aspetti considerare per fare una scelta consapevole, senza trascurare nessun dettaglio.

Il materiale: una questione di performance e comfort

La prima decisione riguarda il materiale, che influisce direttamente sul peso, sulla rigidità e sul comfort del manubrio. I manubri in alluminio sono un’opzione versatile e accessibile, con due varianti principali: il 6061, una lega ideale per un uso polivalente grazie al buon equilibrio tra resistenza e peso, e il 7075, più avanzato, perfetto per chi cerca un prodotto più leggero e rigido.

Se invece desideri ridurre al minimo le vibrazioni e ottenere il massimo in termini di prestazioni, il carbonio è la scelta vincente. Grazie alla sua capacità di assorbire gli urti e alle sue proprietà di rigidità direzionale, è la soluzione perfetta per chi affronta terreni tecnici e vuole diminuire l’affaticamento delle mani.

Geometria: rise, backsweep e larghezza

Un altro elemento cruciale è la geometria del manubrio, che influenza la posizione di guida e il controllo della bici. Il rise, cioè l'inclinazione verso l'alto, è determinante per la postura. I manubri con rise pari a 0, detti anche flat, sono i preferiti nel cross-country, dove una posizione più bassa e aerodinamica aiuta a massimizzare l'efficienza della pedalata e il controllo sui terreni più scorrevoli.

Una misura compresa tra i 10 e i 25 mm è invece perfetta per chi pratica all-mountain o trail, garantendo una postura equilibrata tra comfort e manovrabilità. Infine, un rise più pronunciato, ad esempio di 40 mm, si adatta meglio alle discipline come il downhill, dove è richiesta una posizione più alta e rilassata per affrontare discese tecniche con maggiore stabilità.

La curvatura del manubrio, sia quella verso l’indietro (backsweep) sia quella verso l’alto (upsweep), incide sulla comodità delle mani. Anche pochi gradi possono fare la differenza per trovare la posizione ideale e ridurre lo stress su polsi e braccia durante le lunghe uscite.

La larghezza del manubrio è un altro aspetto fondamentale per definire il controllo e la comodità durante la guida. Sebbene la scelta sia spesso influenzata dallo stile di guida e dalla disciplina praticata, è importante considerare anche la larghezza delle proprie spalle: più sono larghe, meglio ci si troverà con un manubrio più largo, che offre maggiore leva e stabilità.

Tuttavia, in discipline come l’enduro, soprattutto per chi percorre trail naturali e stretti – inclusi quelli affrontati nelle gare di Coppa del Mondo – molti rider scelgono manubri più stretti, da 755/760 mm. Questa misura garantisce maggiore agilità nelle sezioni più tecniche e strette, riducendo il rischio di urtare alberi o altri ostacoli laterali, senza compromettere troppo il controllo.

Il diametro: rigidità e compatibilità

Il diametro del manubrio è un altro aspetto da considerare. I modelli da 31,8 mm rappresentano lo standard classico e sono compatibili con la maggior parte degli attacchi manubrio. Tuttavia, i manubri da 35 mm, più recenti, offrono una maggiore rigidità e sono spesso utilizzati su bici da enduro e downhill. Questa scelta può influire sia sulle sensazioni di guida che sulla resistenza complessiva della bici.

Carbonio o alluminio? La risposta nelle vibrazioni

La scelta tra un manubrio in carbonio e uno in alluminio dipende spesso dal livello di vibrazioni che vuoi assorbire. Il carbonio è imbattibile quando si tratta di smorzare le asperità del terreno, offrendo un’esperienza di guida più fluida e meno affaticante. D’altro canto, l’alluminio 7075, sebbene più rigido, può essere ottimizzato grazie a design specifici che migliorano il comfort, pur mantenendo un costo più contenuto.

Trovare il manubrio perfetto per te

La scelta finale del manubrio dipende da molteplici fattori, tra cui il tuo stile di guida, il terreno che affronti e le tue preferenze personali. Se ti dedichi a discipline come il cross-country, un manubrio più stretto e leggero potrebbe essere la soluzione ideale. Per l’enduro o il downhill, invece, un modello più largo e robusto è spesso la scelta migliore.

Non dimenticare di considerare anche il tuo fisico: la larghezza delle spalle e la lunghezza delle braccia possono aiutarti a determinare la dimensione più adatta. Prova diverse configurazioni e, se possibile, consulta un esperto per trovare la soluzione perfetta.

Conclusione

Un manubrio ben scelto può fare la differenza, non solo per migliorare le prestazioni della tua MTB, ma anche per garantirti comfort e sicurezza. Esplora le opzioni disponibili, prova diverse combinazioni e non temere di investire in un prodotto di qualità, soprattutto se trascorri molte ore sui sentieri.

Ricorda: il manubrio è il collegamento tra te e la tua bici. Scegli con cura, perché la tua esperienza di guida dipende anche da questo elemento fondamentale. Se vuoi approfondire ulteriormente, nel nostro blog troverai guide dettagliate su altri aspetti tecnici, come il rise, il backsweep e i materiali. Buona pedalata!